Questo dispositivo, costituito da un cestino portabottiglie (di forma adatta all’irradiazione luminosa delle bottiglie) e da un portalampada con lampada alogena da 220 V, consente l’irradiazione di acqua potabile o altri liquidi con luce solare o elettrica nella banda del visibile, cioè avente lunghezza d’onda compresa tra 0,397 μ (luce viola) e 0,750 μ (luce rossa), al fine di migliorare le caratteristiche organolettiche del liquido e aumentare la concentrazione di alcuni elettroliti.
La funzione della lampada consiste nel trasferire la luce elettrica sulle bottiglie che contengono il liquido da irradiare. Le bottiglie, in genere 6, a scelta nei colori rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola, sono disposte sopra un comodo cestino, prodotto per questo scopo, che consente l’esposizione migliore alla luce.
In giornate di cielo sereno la lampada non viene usata, e il cestino con le bottiglie è posto al sole. Si sottolinea il fatto che luce artificiale non possiede le caratteristiche della luce solare, perché la luce del sole comprende tutte le frequenze dello spettro luminoso, e la luce artificiale, invece, solo intervalli limitati di queste frequenze. Volendo fare un paragone un po’ “iperbolico”, paragonare la luce elettrica alla luce del sole è come paragonare un robot ad un essere umano . . .
La durata dell’irradiazione, sia con luce solare che elettrica, è di circa 6 ore.